«La testimonzianza di fede dell'Azzione Cattolica Croata», L'Osservatore Romano, Citta del Vaticano, 2-3 siječanj 1984., str. 5

CELEBRAZIONI DELLA COMUNITA' ROMANA

 

La testimonianza di Fede dell’Azione Cattolica Croata

 

Il 16 dicembre 1923 fu'fondata l'Azione Cattolica in Croazia. Dunque, appena un anno dopo che il Papa Pio XI l'aveva proclamata nell'anno precedente. La comunità cattolica croata di Roma ha celebrato l'anniversario con una santa Messa presieduta dal cardinale Opilio Rossi, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, nel Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo.

L'inizio dell'Azione Cattolica Croata coincide di fatto con la fondazione della associazione giovanile cattolica « Lega Aquilina Croata » (Hrvatski Orlovski Savez), che dal giorno della fondazione ha introdotto nel suo programma le idee e lo spirito dell'Azione Cattolica. Il merito principale di ciò va al grande apostolo della gioventù cattolica croata, dr Ivan Merz.

All'inizio di questo secolo era sorto in Croazia il « Movimento Cattolico (Katolički Pokret) ad opera del vescovo di Krk (Veglia), Antun Mahnić. I suoi obiettivi erano la difesa della fede cattolica e dei principi cristiani, e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa. Alla morte del vescovo Antun Mahnić, poco dopo la Prima guerra mondiale, il Movimento Cattolico assunse a poco a poco una posizione sempre più autonoma dalla Gerarchia.

Frattanto in Croazia aveva preso piede un altro sodalizio che riguardava in particolare i giovani: il movimento cattolico giovanile delle aquile (« Orlovstvo »), originario della Cecoslovacchia, a diffusosi poi anche in Slovenia. Trapiantato in Croazia, esso venne inglobato nel ‛sunnominato Movimento Cattolico Croato, costituendosi autonomo il 16 dicembre 1923 ed assumendo il nome « Lega Aquilina Croata ».

Ivan Merz, da laico, impegnato, fu confondatore della Lega Aquilina Croata, e poi il suo segretario e vicepresidente. Fin dall'inizio della fondazione della Lega Ivan Merz introdusse in essa i principi dell'Azione Cattolica, facendosi cosi promotore del suo allineamento alle direttive della gerarchia e in particolare della fedeltà al Papa. Nei suoi sforzi per introdurre l'Azione Cattolica nella vita in Croazia Ivan Merz s'ispirava molto all'Azione Cattolica Italiana che aveva conosciuto bene, attraverso lo studio dei documenti pontifici e di quelli dei vescovi italiani. Grande incoraggiamento per il suo lavoro da pioniere dell'Azione Cattolica oltre all'approvazione della Lega da parte dei vescovi croati subito dopo la sua fondazione, fu anche il discorso del Papa ai giovani croati « Orlovi » (Aquile) (membri della Lega Aquilina), venuti a Roma in pellegrinaggio in occasione dell'Anno Santo 1925. Papa Pio XI nel suo lungo discorso indirizzato loro il 18 settembre 1925 li invitò ad essere entusiasti di queila Azione Cattolica da cui il Papa si aspetta tutto per la rinascita dei singoli individui, delle famiglie, della società e di tutto il mondo. Ivan Merz mori nel 1928, all'età di 32 anni, però i suoi sforzi non furono vani perché l'Azione Cattolica e il suo spirito continuarono ad esistere e ad ispirare altre organizzazioni cattoliche.

Nel 1945, tutte le organizzazioni cattoliche furono soppresse. Dal punto di vista organizzativo non è rimasto niente. Però, lo spirito dell'Azione Cattolica, cioè lo spirito di un sincero attaccamento alla fede cattolica, alla Chiesa e alla sua gerarchia, e soprattutto al Papa, è sopravissuto nelle migliaia di giovani d'allora, oggi persone mature ed anziane, che hanno trasmesso i medesimi principi e il medesimo spirito ai loro figli a ai loro nipoti.


Filippo MARESSE, «I 60 anni dell' Azione cattolica croata - Vita difficile, eredita preziosa», Segno (nel mondo) sette, Roma, 13. aprile 1984., br. 13, str. 12

I 60 anni dell'A.C. croata

 

VITA DIFFICILE, EREDITÀ PREZIOSA

Il 16 dicembre 1983 si sono compiuti 60 anni dall'introduzione dell'Azione Cattolica in Croazia.

Il merito principale del sorgere dell'Azione Cattolica va al grande apostolo della gioventù cattolica croata Ivan Merz, giovane laico, morto trentaduenne nel 1928 di cui è stata aperta la causa per la beatificazione. Egli fu co-fondatore della sunnominata associazione che il giorno 16 dicembre 1923 si costituì come ramo indipendente del grande movimento giovanile cattolico delle Aquile (Orlovstvo), che ebbe origine ancora verso la fine del secolo scorso nella Cecoslovacchia e parallelamente in Slovenia da dove si diffuse nella Croazia subito dopo la Prima guerra mondiale.

Benché la Lega Aquilina Croata non avesse nella sua denominazione il nome dell' Azione Cattolica, il suo spirito come si è mostrato dopo e la sua prassi fu completamente in linea con l' Azione Cattolica come la voleva il Santo Padre Pio XI. D'altra parte i vescovi croati hanno approvato la nuova associazione subito all'inizio del 1924 considerandola come organizzazione dell' Azione Cattolica.

L'Azione Cattolica Croata si è poi sviluppata sempre più, non senza delle difficoltà, anche nell'interno stesso della Chiesa.

Nel 1925 i vescovi croati indirizzano una lettera pastorale a tutti i fedeli croati in cui raccomandano la realizzazione dell'Azione Cattolica.

Nello stesso anno durante la conferenza episcopale nel mese di ottobre concludono di fondare formalmente la centrale dell'Azione Cattolica a Zagabria di cui hanno fatto parte oltre la Lega Aquilina tutte le altre associazioni cattoliche i cui regolamenti concordavano con le linee fondamentali dell'Azione Cattolica come la promuoveva la Santa Sede.

Grande impulso per lo sviluppo dell'Azione Cattolica diede il giovane arcivescovo di Zagabria, dopo cardinale, Alojzije Stepinac che organizzò i vari rami maschile, femminile e adulti.

Fino al 1945 attraverso le organizzazioni giovanili dell'Azione Cattolica passarono circa 80.000 giovani cattolici.

Con la venuta del governo comunista furono sop presse tutte le organizzazioni cattoliche compresa l' Azione Cattolica. Dal punto di vista organizzativo non rimase niente fino ai nostri giorni. Però lo spirito dell' Azione Cattolica cioè lo spirito di un sincero attaccamento alla fede cattolica, alla Chiesa ed alla sua gerarchia e soprattutto al Papa è sopravvissuto nelle migliaia e migliaia dai giovani di allora, oggi, ormai, persone mature e anziane che hanno trasmesso i medesimi principi e il medesimo spirito ai loro figli e ai loro nipoti.

I due frutti concreti di questo slancio dell'Azione Cattolica in Croazia perdurati fino ai nostri giorni sono l'apertura del processo di beatificazione di Ivan Merz nel 1958, come campione dell'Azione Cattolica Croata e la fondazione del primo istituto secolare femminile: le collaboratrici di Cristo Re, istituto di cui l’ispiratore fu lo stesso Merz attraverso la fondatrice Marica Stankovic, lei stessa grande educatrice della gioventù femminile croata.

Ivan Merz conosceva molto bene l'Azione Cattolica italiana attraverso scritti e documenti sia del Papa che dei vescovi italiani e questo diede ispirazione e incoraggiamento ai suoi sforzi.

Nel mese di maggio di quest'anno è previsto un simposio a Roma sul tema « il Laicato Cattolico Croato in questo secolo » per il quale sarà anche elaborato il tema dell'Azione Cattolica in Croazia.

Filippo Marrese


N., «Pod zastavom križa vojevati za Boga», Mali Vjesnik D.I., Zagreb, 20. prosinca 1984., br. 8, str. 214

"Pod zastavom križa vojevati za Boga"

 

U Nedjeljnoj Dalmaciji od 8. srpnja 1984., str. 8. izišao je članak od Gorana Babića pod naslovom: "Odrediti se spram nacionalizmu, demon klerikalizma", u nizu "Otvoreni stupci" (2). U članku se kaže i ovo:

"Držim da su dosadašnja naša povijesna iskustva često shvaćena olako ili uopće nisu poznata, tako npr. jedva da danas mali broj naše čeljadi umije razabrati smisao Katoličke akcije, pregalaštvo individua kakvo su bili jedan Ivan Merz ili Marica Stanković. Stražemanska historija iznenadila nas je jednako kao i vidjelice iz Međugorja i sva ta medievalna maskarada na kojoj se smjenjuju lica svetaca, kardinala, apostola, seoskih župnika i male djece (perspektivnih anđela), nas se doimlje kao nešto što s ovijem svijetom nikakve veze ne ima, i nikako da u prosječnu našu glavu upadne ta cjepanica od smisla, koja bi (toj glavi) rekla kako je to i te kako od ovoga svijeta i kako, dapače s onim drugim svijetom nikakve veze nama koliko god se u nj (i za nj) klelo i zaklinjalo. Napokon, a što nipošto nije nevažno, u pravilima Družbe Isusove, a na temeljima onoga što je Pavao III  potvrdio bulom Regimini militantis Ecclesiae 27. rujna 1540. piše: "Sub crucis vexillo Deo militare - Pod zastavom križa vojevati za Boga". I ta se stavka Konstitucija Ignacija Loyolskoga provlači kroz stoljeća do ovih naših dana i krajeva te crna čeljad i sad i ovdje mirno radi svoj vojni posao".


«Komemoracija Sluge božjega dr. Ivana Merza», Vjesnik nadbiskupije Splitske, Split, 1984., br. 3, str. 10

- KOMEMORACIJA SLUGE BOŽJEGA DRA IVANA MERZA održana je u crkvi Srca Isusova, u Splitu, dne 8. V. Sudjelovali su u koncelebraciji, u 19 sati svi oci biskupi splitske metropolije koji su se nalazili u Splitu zbog blagdana sv. Dujma i sjednice biskupa SM. Koncelebraciju je predvodio o. nadbiskup, koji je odmah u početku mise rekao da je samo jednom slušao dra Merza, kada je u Malom splitskom sjemeništu, godine 1925., održao predavanje o Lurdu. Tada je o. nadbiskup imao dojam da taj profesor govori pobožnije nego bilo koji njegov tadašnji odgojitelj ili profesor svećenika pa se je tome čudio i o tome su sjemeništarci također izražavali svoje čuđenje. Danas pak se vidi zašto je to tako bilo i kakvoga smo moralno-vjerskog velikana mi tada imali sreću slušati. Inače je o. nadbiskup ponovno izjavio da on nikada nije pripadao kao član Merzovu katoličkom pokretu, jer se je držao direktive drugog svetog čovjeka, pokojnog duhovnika don Grge Bučića, koji je tada sjemeništarce odvraćao od prepiraka koje su vladale među katoličkim raznim tadašnjim strujanjima i govorio da su ti razni pokreti ustanovljeni za laike, a ne za svećenika pa da mi poslije, kao svećenici, treba da vodimo te pokrete, a ne da im budemo članovi. Taj neutralni stav prema tadašnjim katoličkim pokretima usvojio je bio veći dio splitskih sjemeništaraca i bogoslova.

Propovijed o duhovnom liku dra Merza održao je o. Mate Nikola Roščić, ofmconv. s velikim entuzijazmom. O. Roščić je prikazao postanak svetosti dra Merza i rekao da su izvori njegove svetosti trostruki tj. francuski neokatolicizam i neotomizam koji je on upoznao u Prizu, na studijima; katolička akcija koju je definirao papa Pio XI. kao sjedjelovanje laikata u hijerarhijskom apostolatu, dakle tu je bila izražena depolitizirana katolička akcija i treći izvor njegove svetosti je bio domaći katolički pokret s njegovim organizatorima hrvatskim biskupima, na pr. u Splitu je bio jedan od tih pok. biskup Filip Nakić, koji je upravljao našom biskupijom od 1890. do 1911. te najistaknutijim organizatorom biskupom Mahnićem, inače po nacionalnosti Slovencemi i biskupom krčkim. Crkva otaca isusovaca bila je puna pobožnih vjernika.