Ivan Merz nasce a Banja Luka in Bosnia il 16 dicembre 1896. Riceve un’educazione piuttosto liberale. Finisce gli studi ginnasiali nella sua città natale. Conseguito il diploma liceale nel 1914, frequenta per tre mesi l’accdemia militare di Vienna e poi comincia gli studi universitari. A causa della prima guerra mondiale deve interrompere gli studi e viene arruolato; sperimenta sul fronte tutte le atrocità della guerra. Finita la guerra, riprende gli studi di letteratura a Vienna e li termina a Parigi.
Nel 1922 ritorna a Zagabria (Croazia), dove diventa professore di letteratura e lingua francese. Infine nel 1923, si laurea in filosofia all’Università di Zagabria con la tesi: “L’influsso della liturgia sugli scrittori francesi”. Privatamente si dedica a studi di filosofia, teologia e approfondisce i documenti del Magistero della Chiesa.
Attraverso la meditazione, ma soprattutto grazie all’esperienza acquisita durante la guerra, raggiunge il vero significato della vita nella fede cristiana. Si dona completamente a Cristo e fa da laico il voto di castità perpetua. Dedica tutto il suo tempo libero all’educazione della gioventù croata, nell’organizzazione delle “Aquile” (Orlovi), nell’ambito dell’Azione Cattolica e crea per questa il motto “Sacrificio-Eucarestia-Apostolato”. Come intellettuale cattolico, attraverso scritti e incontri, anima e orienta giovani e adulti verso Cristo e verso la Chiesa. Diffonde sistematicamente in Croazia l’Azione Cattolica. I cattolici croati lo considerano uno dei massimi iniziatori del movimento liturgico.
Come intellettuale cattolico si distingue per l’amore e la devozione verso la Chiesa di Roma e verso il Vicario di Cristo; i due sentimenti che cerca di inculcare in tutte le persone con le quali viene a contatto. Anche se giovane laico, è considerato come uno dei pilastri della Chiesa croata. Con la sua vita cristiana esemplare, con l’apostolato e le voluminose opere scritte, ha lasciato nella Chiesa croata una preziosa eredità spirituale, che è diventata fonte di ispirazione per le generazioni future.
Desiderava fondare una comunità di laici al servizio di Cristo e della Chiesa. Questo suo progetto, dopo la sua morte, si è concretizzato in parte per opera di Marica Stankovic, che ha fondato il primo istituto secolare femminile “La Comunità delle Collaboratrici di Cristo Re”.
Il nome di Ivan Merz ha significato e significa tuttora un programma di vita e di lavoro per molti laici impegnati nell’apostolato.
Ivan è stato un uomo di fede autentica, di viva preghiera, di tenace abnegazione. Riceveva la comunione tutti i giorni e partecipava all’adorazione eucaristica. Uomo di vasta cultura, era vicino ai suoi simili, manifestava a ciascuno tutto il suo amore cristiano.
Ivan è morto a Zagabria a soli 32 anni, il 10 maggio 1928 in odore di santità. In punto di morte ha offerto a Dio la sua vita per la gioventù croata.
I suo resti mortali si trovano nella Basilica del Sacro Cuore a Zagabria, dove negli ultimi sei anni della sua vita era solito partecipare alla messa quotidianamente. Nel 1958 è iniziato il processo diocesano per la sua beatificazione, conclusosi nel 1986. Fu poi trasferito a Roma presso la Congregazione per le cause dei santi, dove adesso prosegue. Molte grazie sono già state ottenute per l’intercessione del Servo di Dio Ivan Merz, testimoniate da molti ex-voto sulla sua tomba.
Su Ivan Merz sono pubblicati parecchi scritti, prevalentemente in lingua croata. A Roma, sull’Anselmianum nel 1975 e sul Salesianum nel 1978 sono state scritte in italiano e pubblicate due tesi di laurea su di lui. In occasione del Sinodo dei Vescovi dedicato ai laici e tenutosi in Vaticano, fu organizzato a Roma nella Curia Generalizia dei Gesuiti il 10 ottobre 1987 un simposio su Ivan Merz. La sua figura fu presentata anche nel Colloquio internazionale sulle comuni radici cristiane delle nazioni europee, tenutosi in Vaticano nel novembre 1981.
In occasione del centesimo anniversario della sua nascita, nel 1996, fu pubblicata la sua tesi di laurea, scritta in lingua francese. E’ possibile acquistarla presso la Postulazione di Ivan Merz a Roma.
Nella sua personalità confluiscono dal punto di vista etnico e culturale, elementi di varie nazioni europee, in un insieme armonico, perfettamente saldato dalla religione cattolica. In questo senso egli può servire da modello per i cittadini di una futura Europa unita sulle comuni radici cristiane.
“Devi sapere che la vita universitaria a Vienna, la guerra, gli studi e, alla fine, Lourdes mi hanno convinto fino in fondo sulla veridicità della fede cattolica. Ed è per questo che tutta la mia vita ruota intorno a Cristo Signore.” (Dalla lettere alla madre da Parigi nel 1921.)
“La fede cattolica è la mia vocazione di vita.”
“Perché amo la Chiesa Cattolica e il Santo Padre? Perché nella Chiesa vedo la chiara immagine dell’amatissimo Salvatore, l’uomo-Dio Cristo Gesù, con tutte le sue perfezioni, e perché nelle sembianze del Papa vedo il mio Dio e il mio Signore.”
“Se non credessi cesserei di esistere. Alla radice di ogni apostolato deve essere la lotta contro il peccato.”
“La sofferenza fa più per il Regno di Cristo che un lungo lavoro, dotte discussioni, discorsi o articoli splendidi.”
Il testo che segue Ivan Merz lo ha composto da solo poco prima di morire. Oggi si trova come epitafio sulla sua tomba nella Basilica del Sacro Cuore a Zagabria in Croazia.
“Morto nella pace della fede cattolica. La mia vita fu Cristo e la morte un guadagno. Aspetto la misericordia del Signore e l’indivisibile, completo, eterno possesso del Santissimo Cuore di Gesù. Felice nella gioia e nella pace. La mia anima raggiungerà lo scopo per il quale è stata creata”.
Per ulteriori informazioni su Ivan Merz e il materiale informativo sulla sua personalità, rivolgersi alla:
Postulazione per la sua canonizatione, Palmotićeva 31 pp. 446, 10000 Zagreb, tel. 00385.98.546.806
oppure consultare le pagine web in altre lingue di questo sito a lui dedicato;
oppure scrivere alla Postulazione all’indirizzo e-mail: postulaturaim@gmail.com